domenica 28 marzo 2010

È complicato

Commediola ben costruita, un prodotto di ottimo artigianato, si sorride e un po' si ragiona sui disastri del divorzio.

Fuori controllo

Un pastrocchio brutto con un sacco di morti, un canovaccio abusato e stantio di senatori, industrali e servizi segreti, ovviamente tutti super-cattivissimi che tramano e ammazzano per il denaro e il potere.

Inconsistente, prevedibile e noioso, Mel Gibson ammalato è assolutamente fuori luogo e poco credibile.

Deve abboffarsi e bere di meno se vuole apparire emaciato.

sabato 27 marzo 2010

Alice in Wonderland

Per chi ha letto Alice in Wonderland e Through the looking glass, basta la parte che va dal viaggio in carrozza di Alice con la madre (la magnifica Lindsay Duncan) a quando la ragazza finisce nella tana del Bianconiglio, per comprendere che Tim Burton ha intuito il messaggio di Caroll, un matematico e un logico che attraverso un racconto, - che sembra per bambini - ci porta sulla strada dell'apparente non-sense.

Già dalla scena sul prato è evidente che Alice non è come gli altri, figurine statiche di libro ottocentesco, lei è l'unica che sembra avere vita, Alice è al di là del bene e del male, è non-convenzionale e deve solo scoprirlo inseguendo un coniglione bianco, in panciotto, in un mondo dove tutto può accadere, un mondo di libertà creativa e, perchè no, anche scientifica.

Il resto del film serve a dare uno scopo a quella parte iniziale e, benchè un film con tante animazioni, l'immergersi nel mondo del Bianconiglio e della Regina Rossa diventa per noi naturale come vivere nell'abituale banale realtà a quattro dimensioni.
Felicissima la scelta di un Alice adulta che, dopo le avventure nel sottomondo, diventa padrona di se stessa, pronta alla scoperta del mondo reale, e Mia Masikowska fornisce un'ottima interpretazione della ragazza che matura e cresce attraverso i suoi dubbi.
Johnny Depp e Elena Bonham Carter dimostrano ancora una volta di essere attori completi, capaci di dare vita reale, palpitante e vibrante a personaggi da favola...ma non troppo.

Buon non-compleanno a tutti!

lunedì 22 marzo 2010

Revanche

Una bella storia, con qualche lentezza e ripetizioni iconiche inutili, eccessi nei rumori di fondo e fermi immagine di poca rilevanza semantica.

Bravi gli interpreti che introiettano perfettamente il ruolo di persone nelle trappole delle proprie vite, a volte necessarie, a volte per caso, a volte per inseguire progetti disperati.

Magnifico il messaggio sotteso del perpetuarsi della vita nonostante la morte sempre operativa e sempre in agguato.

domenica 21 marzo 2010

L'amante inglese

Una noiosa lenta assurda storia di corna anglo-catalane fra una chiropratica stagionatella e un manovale ex galeotto.

Economia di costumi, sia per i molti nudi, anche en plain aire, sia perchè la Thomas porta sempre le stesse pezze: gonna rossa e maglietta verde, che asciuga anche con il phon in albergo.

Storia di un amore che si scontra con le difficoltà economiche.

Ah! La crisi mette in crisi pure le corna!

Un finale in linea con il resto, senza senso e senza possibilità di appello: una vera schifezza!

sabato 20 marzo 2010

Shutter Island

La mano dell'artigiano Scorsese c'è tutta, ma si vede che è un film manieristico fatto per cercare di acchiappare un Oscar.

Ma non bastano le solite strizzatine d'occhio contro il nazismo, nè fare continue citazioni di antichi capolavori e neppure mettere in campo Di Caprio, Max von Sidow & C. per fare un film di sostanza con un messaggio educativo o, almeno, solo intrattenere il pubblico pagante.

Dopo lo stomachevole Quentin Tarantino di Inglorious basterds, un altro regista-mito si candida a portare il cane ai giardinetti.

Che fine hanno fatto i Morgan?

Molto carino, divertente e moderatamente romantico, senza troppe smancerie e con Hugh Grant e Sarah Jessica Parker in palla.

lunedì 15 marzo 2010

Invictus

Filmino commerciale da andare a vedere giusto per perdere un po' di tempo.

Un tentativo di edulcorare con un po' di emozione sportiva una situazione sudafricana ancora parecchio in tensione come ben si vede in District 9.

Clint Eastwood può fare di meglio.

sabato 6 marzo 2010

Il nastro bianco

La Germania prenazista immersa nella cultura dell'ordine piccolo borghese dove ogni diversità deve essere eliminata e il nastro bianco sul braccio è sinistramente antesignano della svastica sul braccio delle SS.

Per immagini, dialoghi e ritmi oppressivi ci viene visualizzato quello che Mosse aveva descritto in La nazionalizzazione delle masse, tedeschi che erano già nazisti prima che Hitler codificasse in riti e massacri la paranoica voglia di legge e ordine che nel film viene inoculata con la violenza sui bambini, sulle donne, sui sottoposti, fino all'assurdo di disgregare una società che si vuole unita e ordinata anche con la forza.

Solo l'amore del maestro con una Eva, ancora immune di ogni peccato, è la speranza della rinascita di un popolo colpevole nella sua interezza.