sabato 30 gennaio 2010

La prima cosa bella

Michela Ramazzotti ha la stessa capacità espressiva di un'orata depassè e Mastrandrea quella solita da merluzzo congelato, per non parlare della Pandolfi che sa di cernia andata a male, si salva la Sandrelli che usa il mestiere per dipingere una vivace Bovary di provincia incapace pure di peccare.

Bravi i comprimari che riescono ad emergere anche se costretti da una regia pedestre, lunga, noiosa di un Virzì regista di molto sopravvalutato cui mancano del tutto il senso dell'inquadratura, quello del ritmo cinematografico e la decenza di lasciare perdere la macchina da presa.

lunedì 25 gennaio 2010

Tra le nuvole

Bello come è bella la banalità delle piccole cose ordinarie che punteggiano la vita e danno quella ricchezza che un portafoglio pieno di carte di credito e fidelity card non può dare.

Un autoscatto feroce dell'America sul suo sistema dove le persone sono cose da usare e gettare alla bisogna, dove gli affetti sono lasche parentesi fra un volo e l'altro e dove il meglio che si può fare per adattarsi al sistema è "usare gli stereotipi perchè si fa prima".

Welcome

L'impossibilità di accogliere milioni d'immigrati che si scontra con l'umana comprensione verso i disperati e i loro sogni.

Per ragionare, capire e discutere se le politiche di contenimento possano portare a qualche risultato concreto.

domenica 17 gennaio 2010

A serious man

I fratelli Cohen questa volta lavorano su due temi: la casualità, come in "Non è un paese per vecchi", e l'inestricabilità delle regole che avviluppano la vita di ognuno, in questo film rappresentate dai percorsi obbligati della religione ebraica.

Tutto con levità e linguaggio visivo perfetto che da il senso di violenza degli eventi, molto ben raffigurata dal tornado grigio che si abbatte sulla cittadina.