domenica 4 novembre 2012

Savages

Un John Travolta come attrazione per un film terra...terra, può passare, ma da un Oliver Stone uno si aspetta di più, anche dopo il brutto sequel di "Wall Street".

Se Stone voleva spiegare l'inferno bestiale e selvaggio del mondo dello spaccio, non è per niente riuscito.

Anzi, tutta la storia, compreso il lieto fine "forzato", finisce per essere un gigantesco product placement per chi volesse entrare nel mondo della droga, dove girano milioni, belle donne, amore libero e posti da favola, e i morti decapitati, bruciati o fatti saltare per aria, sono pixel di un video game.

Nessun commento: