
Una specie di Pretty Woman, con l'happy-end obbligatorio, che non ci fa capire niente della crisi finanziaria ed è solo occasione per Oliver Stone di giocare al fustigatore della corrotta società americana - ma con frusta di velluto - anche perché pure Hollywood allatta alla tetta delle finanza strutturata.
Un film che merita l'immortale critica del rag. Ugo Fantozzi:
trattasi di una
boiata pazzesca.
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