Il cinema francese secondo la lezione di Jacques Tatì in una favola moderna intelligente, ben recitata, ben fotografata, che offre occasioni di riflessioni incidentali, ma molto adeguate, sulla incapacità del mondo di vedere se stesso se non attraverso l'uso pervasivo dei media e della rete, come ben si vede nella sequenza finale.
Tentativo tramite una commediola di spiegare il gap generazionale. Purtroppo si scade nel melenso scontato zuccheroso. Silvio Orlando assolutamente inadatto. La Litizzetto è brava. Elena Sofia Ricci è bella e inutile, come la Buy. Si salvano Placido e Piera degli Esposti.